Un brano da menestrello tardomedievale, di Ludwig Senfl, allievo di Isaac e suo successore alla Hofkapelle di Vienna sotto l'imperatore Massimiliano I. 

Compositore di musiche profane e religiose, queste ultime anche in appoggio alle impostazioni religiose di Lutero, con il quale fu in corrispondenza per diversi anni. 
Con questo Lied, preso da una raccolta pubblicata a Norimberga nel 1549, pochi anni dopo la sua morte, il compositore si rivolge alla Pazienza e  le dice che ha terminato il suo lavoro, può anche bastare... In pratica non ne può più di avere pazienza.
Esecuzione a cura di John Potter, tenore & Musica Antiqua of London Ensemble. 
Trascrizione a cura di Guido Menestrina

A song by Ludwig Senfl, who was Isaac's pupil and took Isaac's place at his death as Kapellmeister in Wien. He wrote both secular and religious music, this last one in some way connected to the spreading of Luther's bible.
In this Lied, taken from a collection published in Nurnberg in 1549, the singer talks to "Patience" and asks her to go away, because she completed her task... Actually, he's tired of being patient!
As performed by John Potter, tenor, & Musica Antiqua of London Ensemble. 
Transcription byi Guido Menestrina

Il primo brano vocale
da Musicalische Friedens-Freud: welche mit 1. und 2. singenden Stimmen, beneben 3. Violen in Rittornello (so man will) kan musicirt werden, sambt dem General-Bass
Norimberga, 1650
intervallato dalla relativa sinfonia e dalle 4 successive sinfonie presenti nell'opera.
Un brano che parla di pace, scritto evidentemente al termine di una guerra: invita tutti a collaborare per la ricostruzione e Dio a "dare una mano", soprattutto nel mantenerla, la pace.

Johann Erasmus Kindermann è stato un organista e compositore barocco, il principale della Scuola di Norimberga nella prima metà del '600. Suoi allievi furono, tra gli altri, gli insegnanti di Pachelbel. Dopo un suo viaggio in Italia negli anni '30 fu anche molto utile alla propagazione in Europa delle opere di Carissimi, Frescobaldi e Merula.

A song for soprano or tenor solo by Johann Erasmus Kindermann: 4 stanzas about how beautiful peace is (and a prayer to God to keep it long...) with 5 short symphonies for string trio taken from the same song and some other ones in the collection "Musical Joy for peace"
Kinderman was the main organist and composer of the Nurnberg School in the first half of the 17th century. Among his pupils were the teachers of Pachelbel. He also travelled to Italy in the 30ies, and this brought him to spread in Europe the works of Carissimi, Frescobaldi and Merula.

Trascrizione a cura di
Guido Menestrina

Non si conosce niente della compositrice di questo brano, se non le iniziali (M.F.E.), lo pseudonimo (Violetta), che era una "donna triestina" ed amava Firenze. 
A Firenze pubblicò questo ed un altro brano, un "Canto notturno per artisti", entrambi per mandolino, nel 1927. 

We don't know anything about the composer of this song, a woman from Trieste who loved Florence. She published in Florence 2 songs (the other one being "Night song for artists") for mandolin in 1927.

Transcription and arrangement by Guido Menestrina. 
The underlying paintings are mostly from artists of the Macchiaioli period

Madrigale a 10 voci (dialogo a 2 cori di 5 voci) di Orazio Faà, compositore cinquecentesco nativo di Casale Monferrato legato ai Gonzaga, di cui non si sa molto di più. 

Il dialogo a doppio coro propone uno scambio amoroso e si conclude col consiglio a tutti gli "stolti amanti" di lasciar perder i "pensier vani e bassi del ciec'amor" per rivolger lo sguardo invece al cielo.

A 10 voices (2 5-voices choirs) madrigal by Orazio Faa, who was appreciated at Gonzaga's court in the 16th century. 
The dialogue between the 2 choirs runs about love and the pains it gives and ends up suggesting all "stupid lovers" to leave it and turn their look and steps towards the sky...

Transcribed and converted to modern clefs; some corrections in text and notes, oreder of the parts rearranged to keep the juxtapposition between the 2 choirs.

​Dai "Balletti a 5 voci" di Giovanni Giacomo Gastoldi (1555-1609) pubblicati ad Anversa da Pietro Falesio nel 1596. La raccolta comprende anche una "mascherata de cacciatori" a sei voci e questo dialogo-concerto per doppio coro, a 8 voci.

Il testo festeggia l'arrivo della primavera, portatrice di gioia, canto e piaceri d'amore.

An 8-voices concert (or dialogue between 2 choirs) from Gastoldi's Balletti, which were published in 1596. The song celebrates the arrival of Spring, with its singing, its joy and the pleasures of love.

Transcription by Guido Menestrina

Madrigale a 4 voci di Maddalena Casulana (1544-1590), originaria probabilmente di Casole d'Elsa, vicino Siena, prima donna compositrice ad aver pubblicato nella storia della musica occidentale. 
Le sue composizioni erano apprezzate tra gli altri da Orlando di Lasso, che diresse una sua opera presso la corte di Alberto V di Baviera a Monaco.
Nella dedica del suo primo libro di madrigali ad Isabella de' Medici ella dichiarò orgogliosamente il suo desiderio di mostrare al mondo il vanitoso errore degli uomini di possedere essi soli doti intellettuali, e di non credere possibile che possano esserne dotate anche le donne.

A madrigal by Maddalena Casulana, considered the first female composer to have published her music in the history of western music.
She came from Casole d'Elsa, near Siena, but was well known in many Italian courts (Florence, Verona, Milan, Venice...) and even Orlando di Lasso liked her work and directed one of her composistions at the court of Albert V, Duke of Bavaria in Munich.

Transcription by Guido Menestrina

Brano dall'operetta (in due atti, per fanciulle) "Fata Bionda", del compositore Marcello Cagnacci (1897-1972).
Cagnacci è stato molto prolifico soprattutto nel settore della musica per collegi maschili e femminili, ma ha scritto anche musica per pianoforte e musica sacra ed è stato per diversi anni direttore della Cappella Musicale della Santissima Annunziata a Firenze, negli anni in cui da questa chiesa veniva trasmessa la messa radiofonicamente in tutto il mondo.
Si ringrazia Frank Cusumano della Nuova Pippolese per la riesumazione...

A song by the Italian composer Marcello Cagnacci, who in the years 1920-1960 has written a lot of music mainly to be performed by students in their boarding schools.
English translation is given in the video.

Madrigale a 6 voci di Philippe De Monte, raccolto nel 1579 da Tiburzio Massaino nel suo "Trionfo di Musica di diversi [autori] a sei voci".
Philippe de Monte fu un fine e prolifico madrigalista, compositore anche di molta musica sacra. In questo caso dedica il brano al fiume Arno, personificandolo e glorificandolo nelle sue "acque d'argento e rena d'oro", "acceso dal più candido e chiaro lume" del sole all'alba...

Il volume di Massaino è dedicato alla serenissima granduchessa di Toscana:  la veneziana Bianca Cappello, convolata a nozze proprio quell'anno con Francesco I, figlio di Cosimo I de Medici, rimasto vedovo di Giovanna d'Austria. Come sappiamo, l'amore tra i due (che era iniziato clandestinamente molti anni prima...) finì tragicamente grazie all'arsenico, forse cordialmente fornito dal fratello del granduca, Ferdinando.

A 6-voices madrigal by Philippe de Monte, from a collection by Tiburzio Massaino dedicated to grandduke Francesco I's wife, Bianca Cappello, from Venice, in 1579. It glorifies the river Arno, its lights and colors. Bianca Cappello and Francesco de Medici were poisoned 8 years after their marriage, probably by the granduke's brother, cardinal Ferdinando.

Una triste canzone del 1918, musica di Orazio Ugolini, parole di Giannina Camporesi Ceccarelli. 
Trascrizione a cura di Guido Menestrina

Il testo è in parte irredentista, in parte pacifista... 

Ecco il testo: 

O Signor, il mio babbo lontano che combatte, che soffre, che spera,
tu proteggi e alla nostra bandiera serba intatto l'antico splendor. 
Fa' che Italia redenta e felice si recinga la fronte d'allori, 
fa' che torni negl'Itali cori pura e santa la pace a regnar. 
Se nel mondo siam tutti fratelli, fa' sparire per sempre i tiranni 
ed i lutti, le angoscie, gli affanni allontana per sempre, o Signor, Signor... Signor.

A sad song dated 1918, a daughter (or a son) is singing about her father who's been called to war. 
The war was at that time to get back (or conquer) some land from Austria.
The song is about this, but also invites to peace since - it says - "we're all brothers throughout the world".

Mottetto a 8 (doppio coro CATB) dal Magnum Opus Musicum, op. 509.
Esecuzione del coro Ex Cathedra, dir. Jeffrey Skidmore.
Trascrizione a cura di Guido Menestrina

Trascrizione/score