Ruffino Bartolucci (1490-1532) - La mi fa solfare

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Una villotta a 4 voci composta da Ruffino Bartolucci, un frate francescano maestro di cappella in cattedrale a Padova dal 1510 al 1520. Si tratta di un testo in dialetto veneto, probabilmente più antico della composizione musicale, che mette in relazione due personaggi, marito e moglie, tali Reconchina e Zanolo, presenti in altre villotte o canzoni del periodo; anche il motivetto melodico, sul quale Bartolucci gioca con il testo , era in voga all'epoca, usato ad esempio da Josquin des Prez in una sua messa. I doppi sensi si sprecano fin dal primo verso, dove "la mi fa solfare" può essere inteso come "Mi fa accendere di passione" ma anche come "Mi costringe a fare da solo..."; ma anche la borsa palpeggiata dalla Rosina/Reconchina fa riferimento a una parte maschile e la "conca" contenuta nel soprannome "Reconchina" a una parte femminile concava...

A 4-voices villotta by composer Ruffino Bartolucci, chapel master in Padua at the begin of the 16th century. Both the text (with Gianotto or Zanolo and Rosina's relationship) and the melody were used also by other composers at the turn of the century, among others by Josquin des Prez. The text is pretty explicit and uses calembours and "double entendres" a lot. Pretty much summarized, it's the story about Rosina giving her love to her husband Zanolo, but taking for him money in exchange every morning... before he gets to old for that! Transcription by Guido Menestrina, articulation and expressions by Fausto Torrefranca. Score available in modern clefs.

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