Un triste brano di Cesare Cesarini, che ricorda la Firenze devastata dalla seconda guerra mondiale, da bombardamenti alleati e mine tedesche...

E' un brano che mi è corso alla mente nei giorni scorsi, quando a Firenze gruppi di giovani inutili (almeno per la città) hanno messo a soqquadro il centro storico con il gusto di devastare.

Con la speranza che non succeda più... la dedico alla "mia" Pippolese, la cui musica speriamo torni presto a rimbombare senza preferenze su per le vecchie strade di Firenze!

A sad folksong by Cesare Cesarini, dated 1945 and sung by Carlo Buti, about the devastation WWII left in Florence. It's a song that came to my mind immediately, when a few days ago a handful of hooligans kept police busy for hours in a stupid guerrilla in the town center.

My hope is it won't happen anymore. I dedicate this transcription to my "Pippolese", Florentine folk music plucked instruments orchestra, wishing it will soon come back to the streets of the town not to ruin, but to play and sing!