Allegro (anche se in tono minore...) madrigale a 4 voci di Bernardo Pisano che invita, con un testo dialogico, a cantare musiche nuove. 
Bernardo Pagoli detto il Pisano, Fiorentino nonostante il soprannome, fu cantore tra le voci bianche in cattedrale e poi in Santissima Annunziata (sotto Coppini, Degli Organi, Isaac...) a Firenze. Poi fu mandato forse a studiare a Pisa per qualche anno, e al suo ritorno a Firenze, oltre al soprannome, guadagnò l'incarico di maestro delle voci bianche, di nuovo in cattedrale, e a soli 21 anni quello di maestro di cappella del duomo e battistero. In pochi anni, grazie ai rapporti tra dinastia dei Medici e Papato, lo ritroveremo anche come musico della cappella papale a Roma. 
In effetti negli anni '20 del '500 i suoi compiti furono probabilmente oltre che musicali anche di spionaggio tra Firenze e Roma, tanto che da Firenze fu espulso quando la Firenze repubblicana non aveva troppo in simpatia papa Clemente VII Medici...
Ma si sa... i Medici a Firenze andavano e venivano, così negli anni '40 lo troviamo rettore in S.Giovannino dei Cavalieri, quello stesso complesso che sarebbe diventato noto mezzo secolo dopo grazie all'ingresso di Maria Maddalena de' Pazzi tra le monache (e prima di lei di qualche figlia illegittima di Medici scapestrati...)
Bernardo Pisano compose non soltanto musica sacra, anzi... qui proponiamo un esempio di un suo madrigale, conservato in Biblioteca Nazionale Centrale a Firenze, quasi da osteria, forse su testo di uno dei fratelli Strozzi, poeti del tempo che conosceva molto bene (ma era anche in ottimi rapporti con Benedetto Varchi e Annibal Caro). 
Bernardo Pisano è considerato tra i precursori del madrigale fiorentino della seconda metà del '500, ed è indubbio che abbia avuto un certo influsso su compositori del calibro del contemporaneo Costanzo Festa o di Arcadelt e Verdelot, che sicuramente conobbe tra Roma e Firenze.

A 4-voices madrigal by Bernardo Pisano, Florentine composer from the first half of the 16th century, diplomatically connectable to the Medici dynasty (both in Florence and in Rome) and musically to SS.Annunziata church and its musicians like Isaac or to the later musicians who came to Florence and Rome like Arcadelt and Verdelot. 
He composed both sacred music (singing in churches and being an ordained priest himself) and secular music. This one is a song (a sort of dialogue between men and women) inviting to sing together, maybe based on lyrics by one of the Strozzi brothers.

n.b. first - cantus - voice is originally written with 2 flats in key. 

transcription by Guido Menestrina from an original at BNCF in Florence, available in modern clefs