Un mottetto con ritornelli a 6 voci di Orfeo Vecchi, musicista milanese della seconda metà del '500 quasi omonimo del più noto Vecchi, Orazio, modenese, e di lui pressoché coevo.
Orfeo Vecchi fu chiamato negli anni '80 dal cardinal Borromeo a dirigere il coro di Santa Maria della Scala, incarico per il quale lo stesso Borromeo dovette ordinarlo religioso minore, come da regolamento della cattedrale. 
Pare che fosse molto apprezzato dal compositore inglese Peter Philips.
Il mottetto qui presentato, per la notte di Natale, mette insieme i testi principali delle antifone della liturgia, da "Gloria in excelsis Deo et in terra paz hominibus" all'"Ave Maria", dall'annunciazione del messia fatta da Giovanni al "Germinabit radix Jesse", passando curiosamente nel ritornello principale ("Gloria in excelsis", mentre "Haec dies" è pure un ritornello) a scambiare ogni tanto le melodie tra canto I e II e tra tenore I e II.

A 6-voices Christmas motet by Orfeo Vecchi, late 16th-century composer from Milan. He was ordained with minor orders by Charles Borromeo in order to be appointed as maestro di cappella in S.Maria alla Scala. 
He has nothing to do with Orazio Vecchi, from Modena, althogh they almost exactly lived in the same years.
In this motet he collects the texts from different prayers and antiphones of Christmas time: Gloria in Excelsis, Ave Maria, Haec dies, Germinabit radix Jesse... curiously exchanging in a few places melodies between soprano I and II and between Tenor I and II.

Transcription by Guido Menestrina, score in modern clefs.