​SATB arrangement by Roger Emerson; original score by B.Graham / R.Lovland

Transcription by Guido Menestrina

The purchased score includes the piano accompaniment.

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Improperia per il venerdì santo, da un manoscritto presso l'archivio dell'Opera di Santa Maria del Fiore di Firenze; Prima parte a 4 voci (alto, 2 tenori, basso), seconda e terza parte a tre voci.

Trascrizione a cura di Guido Menestrina

Peteris Vasks (1946), Latvia's most prominent composer, was the son of a Baptist minister, and while he always felt a strong affinity for sacred music, he didn't feel free to express it through vocal music since it would never have been allowed to be performed under the Communist regime. Since the early '90s, he has turned his attention more and more to religious texts, and this CD includes three of his most significant sacred choral works, including a setting of the Mass. Vasks' style of choral writing links him to the composers who have come to be described as "holy minimalists," a group that includes Part, Gorecki, Kancheli, and Tavener, whose music, while stylistically diverse, tends to rely on tonal and modal harmonies, is frequently harmonically static or slow-moving and is often linked to plainchant and ancient liturgical traditions. Vasks' choral music is firmly rooted in Western polyphony and is for the most part traditional-sounding; there is little in it apart from certain unconventional harmonic progressions that would make it immediately identifiable as a product of the late twentieth century. Among the other holy minimalists, the sound of his music is most closely related to that of Gorecki in its harmonic textures and the somber earnestness of its moods.

Audio by by  Sanctus quartet , artistic director Radik Melikyan

Transcription by Guido Menestrina

​Testo da Deuteronomio 6,1-13
Musica di Stefano Puri
Trascrizione a cura di Guido Menestrina

​Feo Belcari fu priore e membro dell'Arte della Lana nella Firenze del '400, ma anche ben conosciuto per le sue doti di drammaturgo sacro. Le sue "sacre rappresentazioni" derivavano spesso dalle laude di un paio di secoli prima, come parrebbe anche per questa sorta di inno eucaristico, "Cristo, ver' huomo e Dio".
E' probabile che il brano sia stato scritto per essere cantato in Santa Maria del Fiore, visti i riferimenti alla madre di Gesù e alla città stessa di Firenze. Inoltre è ipotizzabile che l'occasione della sua esecuzione sia stata una pestilenza, forse delle dimensioni di quella di metà '300 - ricordata nel Decamerone da Boccaccio - che aveva decimato la popolazione.
Qui di seguito il testo completo: 

Cristo, ver' huomo e Dio, sotto spetie di pan t'adoro io.
Adoro te nell'hostia consacrata con la virtù della fede sincera.
Per le parol' è transostanziata, la sostanzia del pan' in carne vera.
L'humanitad' intera, e nel suo corpo Gesù Cristo pio.

Viva Cristo, re nostro et la felice Maria regina, ch'in Fiorenza dice
anchor ciptà nel mondo non si truova ch'abbia quel vero lume che tu hai.
Se'l col fragell' el tuo re or' ti pruova, sappi ch'in brieve libera sarai.
Felic' e lieta più che fussi mai, de' dimmi or' no' sie quest'una gran cosa.

Più richa, più potent' e gloriosa che mai fuss' hor farai mirabil cosa.

English summary: 
A 3 voices song by Feo Belcari, who was well known in 15th century's Florence for his sacred laudas. 
In this case he's devoted to Jesus Christ, his presence in the consecrated host, his mother the Virgin Mary and the town of Florence, which has always had a preference for her... In the words of the poet, Florence is the most bright and rich town, and if the Lord tests it hard... it's to make her still richer and more glorious.

Trascrizione a cura di Guido Menestrina

​A Lauda to the Virgin "Santissima Annunziata" in Florence, [collected] by fr. Serafino Razzi, OSD, in 1553.

Padre Serafino Razzi (1531-1613), domenicano fiorentino, viaggiò molto per l'Italia e la Dalmazia e scrisse moltissimo di svariate materie: teologia, filosofia, scienze fisiche e matematiche, storia (con predilezione per le vite di santi). A lui si deve la prima storia di Ragusa (dove fu per un paio d'anni superiore del convento dei domenicani) data alle stampe (La storia di Raugia, 1595).
L'opera di raccolta (ma anche composizione in proprio) da cui è tratto quest'inno alla Santissima Annunziata cui è dedicata l'omonima basilica fiorentina è di diversi anni precedente: 1553, quando il frate aveva appena 22 anni.
A differenza da altri brani di cui viene chiaramente indicato il compositore (Feo Belcari, Lorenzo de' Medici, lo stesso Serafino Razzi, ecc...) o di cui viene scritto "di authore ignoto", di questo brano non si menziona l'autore del testo né il compositore della musica.
Ecco il testo completo della laude:
Ave regina celi / Sposa del Signore
Prega pe' tuo' fedeli / il nostro Creatore
Che mitighi il furore / contro la gente ingrata
O SANTA NUNZIATA / DEH, ORA PRO NOBIS
Maria per carità / De' volgi i tuoi begl'occhi
A Dio somma bontà / prima che l'arco scocchi
E l'ira in giù trabocchi / per le nostre peccata.
O SANTA NUNZIATA / DEH, ORA PRO NOBIS
Grazia ciascun ti chiede / per quel nunzio santo
Che Gabriel ti diede / che fu di gaudio tanto
Salva d'angustia e pianto / Fiorenza tua prefata.
O SANTA NUNZIATA / DEH, ORA PRO NOBIS
Piena di grazia se' / per charità ne spandi
A noi per tua merzè / sopra piccoli e grandi
Priega Giesù che mandi / la sua merze placata.
O SANTA NUNZIATA / DEH, ORA PRO NOBIS
Nostro Signore Iddio / Maria è sempre teco
Benigno, giusto e pio / et quale in uno speco
Refflett'il mondo cieco / nol crede l'alma ingrata.
O SANTA NUNZIATA / DEH, ORA PRO NOBIS
Benedetta tu donna / fusti per l'humiltà
Da Dio nostra colonna / sostieni l'alma città
Maria per tua pietà / Che non sia sterminata.
O SANTA NUNZIATA / DEH, ORA PRO NOBIS
De' spira in questi eletti / per la santa giustizia
Che purghini i diffetti / senz'emul d'amicizia
Sì che d'ogni nequizia / La terra sia purgata.
O SANTA NUNZIATA / DEH, ORA PRO NOBIS

My Italian setting of P.I.Tchaykovsky's "Cherubim's song" from Liturgy of St. John Chrysostom, Op.41; Italian text tries to express the heavy opposition between Jesus's "My God, my God, why hast thou forsaken me?" and his (our) strong faith in resurrection ("I believe: I will resurrect")

​Brano per Soprano solo e organo o pianoforte, con ritornello di coro SATB.
Musica di A.Dedler, accomp. d'organo di A.Monfort, Parigi, 1820
Trascrizione a cura di Guido Menestrina

​Johann Christian Kittel (1732-1809) è stato uno degli ultimi allievi di J.S.Bach, nonché maestro di Johann Wilhelm Hässler, che sarebbe diventato famoso per un suo "duello all'organo" con W.A.Mozart.
Si considerava "radicato nei principii di Bach" e determinato "a risvegliare, conservare e innalzare sentimenti di devozione nei cuori dei suoi ascoltatori per mezzo della musica". Il suo insegnamento e la sua composizione perseguivano questo scopo attraverso forme semplici che si adattavano soprattutto alla musica liturgica. Scrisse alcune opere di grande respiro per l'organo come le variazioni su un doppio corale basate sugli esempi bachiani, sebbene fosse influenzato dallo stile galante contemporaneo, con una grande enfasi sulla melodia.

Trascrizione a cura di Guido Menestrina

Not much is known about Andrea Festa, apart from his birth dat and the fact that he was maestro di cappella in Genua's S.Lorenzo's Chapel form 1551 to 1559. Also, in 1555 he took part to a composition match where he had to add a 6th part to 2 five-voices madrigals by Cipriano De Rore and Adriano Willaert, who were at the time like pop stars.
This "Nunc Dimittis" survived in 2 manuscripts, one in Savona, one in Ferrara.
Trascrizione a cura di Guido Menestrina