Johann Gottlieb Naumann ed Eugenio de Ligniville - Domine, quinque talenta

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Domine, quinque talenta...
 
Due esperimenti fatti per essere aggregati nell'Accademia de' Filarmonici di Bologna, rispettivamente da
Johann Gottlieb Naumann (1741-1801) 
nell'anno 1768 e dal marchese
Eugenio de Ligniville (1730-1788) 
nell'anno 1758
sull'antifona "Domine, quinque talenta"

Il marchese de Ligniville fu "sovrintendente alla musica" del granduca di Toscana Pietro Leopoldo, negli anni in cui l'incarico di maestro di cappella era affidato a Campion; chiese di essere ammesso tra gli accadmici della Filarmonica di Bologna nel 1758, e quello fu l'anno in cui vi entro padre Giovanni Battista Martini, che negli anni successivi avrebbe scambiato una certa corrispondenza col Ligniville. 
Dieci anni dopo, nell 1768, fu J.G.Naumann a chiedere di essere ammesso tra i Filarmonici. Naumann era stato allievo in patria di Homilius (che a sua volta aveva studiato con Bach), mentyre in Italia aveva studiato con Tartini e Hasse, oltre che con lo stesso Martini.

I due brani che si propongono qui furono in un certo senso i test di ammissione tra i Filarmonici: in entrambi i casi si chiedeva al candidato di preparare un contrappunto in stile rigoroso su un canto fermo dell'antifona gregoriana "Domine, quinque talenta"; nel caso di Naumann lo troviamo sviluppato a 5 voci, nel caso di Ligniville a 4 voci.

Trascrizione a cura di
Guido Menestrina

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