Felice Antonietti - A mater purissima (1916)

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​"Canzoncina" del tempo di guerra per Coro all'unisono con accompagnamento di organo o harmonium, composta da Felice Antonietti nel 1916. 
Il testo, che affida i soldati, vivi o morti,  alla protezione di Maria, risente naturalmente dello spirito dell'epoca; nell'ultima strofa, com'era spesso uso, invoca la pace per tutti i popoli.
Trascrizione a cura di Guido Menestrina

Testo completo: 

1. Qual bianca voluta d'incens'odoroso, 
s'aderge sublime la nostra preghiera; 
è gemito santo di giovine schiera, 
ver l'alma Signora che regna lassù. 
2. Fra il rude frastuono di Marte sdegnoso 
i nostri fratelli sui gioghi montani ci volgono il guardo, 
ci tendon le mani, ma è calma e serena la loro virtù. 
3. O Vergine bella, patrona dei forti, 
distendi l'ammanto sui nostri campioni, 
li reggi, li salva ne l'aspre tenzoni, 
intatti li serba dal piombo stranier. 
4. Pur veglia su l'ossa di lor che son morti, 
ma senza il conforto dei baci materni; 
deh! bevan quell'alme nei cerchi superni 
al fonte inesausto d'eterno goder. 

5. Quel sangue che irrora la nostra frontiera, 
germogli la pace, l'amore cementi, 
deh! stringa un sol nodo del mondo le genti 
al Labaro santo che Cristo piantò. 
Ascolta benigna la nostra preghiera, 
o Vergin possente, divina Maria; 
chi t'ama e t'onora, ne infiori la via, 
né mai fu confuso chi in Te confidò, 
né mai fu confuso chi in Te confidò.

A song which commits Italian soldiers (alive or dead) during WWI to the Virgin Mary's protection. It ends up calling upon peace on earth.

Transcription by Guido Menestrina

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